Come capire se la relazione che si sta vivendo è a senso unico

La crisi all’interno di una coppia può insorgere in qualsiasi momento, ma spesso i segnali di una relazione a senso unico si possono captare.

Un rapporto d’amore è fatto di complicità, di condivisione di interessi e di passioni, di attenzioni costanti nei confronti del proprio partner. Insomma un sano rapporto è l’insieme di tutte queste piccole cose. A volte, qualche piccolezza manca, ed è anche normale, non si può avere il partner perfetto, tanto che è difficilissimo vivere un amore completo e perfetto, esente da difetti.

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Coppia che ha discusso (Canva) – Inran.it

Tuttavia, esistono dei particolari che mandano avanti un rapporto, e che se questi mancano la coppia è destinata a naufragare, a dividersi. Se la crisi all’interno di una coppia può sfociare da un momento all’altro, spesso si possono cogliere dei segnali precisi, delle avvisaglie, che possono mettere sull’attenti, e destare preoccupazione. Come capire se si sta vivendo una relazione a senso unico?

Relazione a senso unico: i segnali da tenere d’occhio e che si presentano giorno dopo giorno

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Relazione compromessa (Canva) – Inran.it

Come accennato, una relazione genuina comporta una certa complicità, uno scambio di vedute, delle attenzioni reciproche. Se questi elementi mancano, allora probabilmente si sta vivendo una relazione a senso unico. Di solito, il dubio insorge quando ci si sente a disagio nel pronunciare la parola “fidanzato”, oppure “il mio compagno”.

Altro segnale da tenere d’occhio è la stanchezza. Una relazione unilaterale può logorare, prosciugando tutte le energie, perché ci si sente male, si è nervosi e intolleranti. Uno degli indizi più concreti è legato all’intimità, se non si è più attratti, se non si ha più desiderio, allora potrebbe essere già finita. Altro dilemma è legato alla propria individualità.

Non si pensa più al noi, ma all’io. Inoltre, iniziano a sorgere problemi di autostima, dubbi di ogni genere, e non si sa più cosa fare. Altro segnale è rappresentato dalla cancellazione di programmi prefissati, perché significa che non si pensa più al futuro, facendo progetti, ma si vive solo il presente. E ancora, l’utilizzo di scuse per non stare con il proprio partner.

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Coppia depressa amareggiata (Canva) – Inran.it

Se si inventano scuse, o si coglie la palla al balzo pur di restare fuori casa, allora potrebbe essere ci un problema. Magari si inventano inaspettati impegni lavorativi, magari si esce solo con gli amici, senza coinvolgere il partner. Oppure, c’è crisi se ci si rende conto di portare avanti il rapporto da soli, come scambiare discorsi, fare progetti, telefonare o mandare messaggi.

Uno dei segnali che identificano una relazioni unilaterale è quello di giustificare sempre il partner per via del suo comportamento distante. Bè, se accade spesso significa che qualcosa non va. Inoltre, non pronunciare o non sentire mai pronunciate parole dolci non è bello, così come il totale disinteresse del partner nella vita sociale dell’altro.

Non bisogna dimenticare anche un altro particolare, che deve essere un segnale di preoccupazione in una relazione, ossia chiedere sempre dei favori. Se per ogni gesto, anche il più piccolo, si chiede un favore, e per il partner è un sacrifico, allora forse si tratta di una relazione unilaterale. Infine, se non ci si sente a proprio agio, se si ha paura di esprimersi, quando si è accanto al proprio partner, o peggio ancora, non si comunica, allora si è giunti al capolinea.

Bisogna fare caso all’anaffettività del proprio compagno, che tra l’altro può anche essere causa di separazione legale. Insomma, bisogna monitorare la propria relazione, far caso a tutti i particolari. Certo, spesso la si può recuperare, riportando equilibro e riaccendendo i sentimenti, ma tante volte non c’è più nulla da fare, e allora non resta che farsi coraggio e chiudere, prima che sia troppo tardi, per ritrovare il benessere mentale.

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