Cessione del credito, brutta sorpresa per i furbi che sfruttavano i bonus

Fin in troppi sfruttavano illegalmente il vantaggio della cessione del credito per lucrare sulle possibilità offerte dal Superbonus e simili. Ora si cambia.

Cessione del credito stop ai furbi
(Pixabay)

Cessione del credito, cambiano le regole dopo quanto emanato dal Decreto Sostegni Ter, che ha deciso di dare una stretta agli episodi di illegalità riscontrati attorno a questo particolare strumento. Infatti sono risultati numerosi gli illeciti che hanno portato alcuni professionisti a creare dal nulla importi multimilionari legati a lavori fasulli, con un giro di false fatture.

Questo era dato dal giochetto di mettere in alto più volte la cessione del credito, aspetto legato ai lavori sugli immobili connessi alla fruizione del Superbonus 110% e di altri provvedimenti governativi del genere.

Invece di utilizzarli come incentivo ai consumi ed all’economia, i soliti furbi ne hanno approfittato per arricchirsi violando la legge. Ora però non sarà più possibile fare soldi con la cessione del credito. Il Sostegni Ter infatti stabilisce che potrà avvenire suddetta cessione solamente una volta.

Cessione del credito, stop alle “catene”: una sola operazione e poi stop

Soldi edilizia
(Pixabay)

Questo vuol dire che, già dalla seconda, gli stessi crediti perderanno di valore. E sarà contro la legge cederli ancora. L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una serie di FAQ, cioè di domande e risposte frequenti, in materia di cessione del credito. Basta consultare il sito web ufficiale dell’Ente e raggiungere proprio la sezione delle FAQ.

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Emerge come lo scopo di questo cambio di norma si sia reso necessario per limitare le violazioni riscontrate nell’ambito delle agevolazioni economiche e fiscali correlate ai vari bonus esistenti.

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Nel novero della cessione del credito da potere cedere una sola volta, questo vale anche allo sconto in fattura messo in atto dai fornitori.

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Lo si potrà cedere agli istituti di credito, ad intermediari finanziari e ad altri soggetti, i quali però non potranno a loro volta fare lo stesso. Ed i crediti non cedibili potranno essere impiegati come compensazione. Questa cosa risale al 27 gennaio 2022 con effettività a decorrere dal 7 febbraio 2022.

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