Overthinking: quando pensare troppo fa male alla salute

Pensare è necessario, soprattutto quando dobbiamo prendere delle decisioni importanti, ma farlo troppo spesso può far male alla salute. Cerchiamo di capire quando ciò accade e come risolvere il problema.

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Ragazzo che pensa alla finestra (Pixabay)

Ci sono persone più riflessive, che prima di prendere una decisione devono pensarci due volte (anche tre o quattro), e persone più istintive, che invece si buttano e prendono le decisioni di getto, senza pensare alle conseguenze.

Ci sono poi persone che pensano troppo, magari rimuginando su fatti accaduti o analizzando nel dettaglio persone e situazioni. L’uomo non può fare a meno di pensare. È insito nella nostra natura ed è ciò che ci contraddistingue dagli altri animali. Ma quando pensare troppo può diventare dannoso per la salute? Scopriamolo insieme.

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A volte pensare troppo può fare male alla salute

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Ragazzo che pensa troppo (Pixabay)

Esiste un termine ben preciso e in grado di identificare una situazione dannosa per il nostro benessere, che è riconducibile al fatto di pensare troppo: overthinking, che in italiano significa appunto “pensare troppo”. Con questo termine si identifica una condizione molto comune nella società odierna, in cui le persone pensano senza sosta 24 h su 24.

Abituati a fare mille cose insieme, a essere sempre reperibili e a disposizione per familiari, colleghi, amici e parenti, e nella peggiore delle ipotesi per il proprio datore di lavoro, il rischio di ricadere nell’overthinking è davvero alto. Questa condizione può provocare conseguenze negative alla nostra salute, poiché è in grado di generare stress, ansia, confusione, mal di testa, perdita di energie e insonnia nel peggiore dei casi.

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Sicuramente può essere utile fare una lista dei pro e dei contro, riflettere bene prima di prendere una decisione o di parlare, ma pensare troppo può essere un rischio non solo per la nostra salute, ma anche perché si tratta di una condizione che ci impedisce di svolgere in modo ottimale le nostre attività quotidiane. Ecco perché è bene risolvere questo problema. Ma come fare? Ecco tutti i possibili rimedi.

Quando pensare troppo fa male alla salute bisogna adottare questi rimedi

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Donna che scrive (Pixabay)

La stanchezza mentale è la conseguenza principale dell’overthinking, che a lungo andare può portare a effetti negativi. Oltre a quelli che abbiamo già visto, questa condizione può in qualche modo ostacolare l’apprendimento di nuove abilità e la manifestazione della propria creatività.

Si possono poi riscontrare altre problematiche a livello fisico, come la difficoltà a respirare, eruzioni cutanee, disturbi alle articolazioni e un aumento di peso. Se ti sei ritrovato in uno di questi sintomi e pensi di aver bisogno di un aiuto per affrontare il problema dell’overthinking prima che questo ti “risucchi” l’anima, allora questi sono alcuni rimedi che puoi adottare.

Rimedio n.1: scrivi cosa ti passa per la testa

La scrittura è davvero un grande aiuto, specialmente in questi casi. Molte ricerche hanno infatti individuato in questa pratica un’efficacia terapeutica. Scrivere di noi stessi ma anche di ciò che ci capita può aiutarci a “fare mente locale” su quali sono le problematiche e su come si possono risolvere, senza dover per forza perdere ore e ore a pensare. In questo modo sarai in grado di schiariti le idee e di liberare la mente.

Prova dunque a scrivere un diario riportando giorno per giorno i tuoi pensieri ed emozioni. Non è un caso che gli psicologi propongano molto spesso questa pratica ai propri pazienti.

Rimedio n.2: prenditi del tempo per te

In una società come la nostra, dove siamo sempre connessi e reperibili, è necessario staccare, anche solo un’ora al giorno. Per farlo ci sono tanti modi, ma lo sport e l’attività fisica in generale è la terapia migliore. Abbiamo molto spesso parlato dei benefici che l’attività fisica è in grado di conferire al corpo.

Se prendiamo ad esempio la camminata, leggendo l’articolo Camminare, la strada per la salute: ecco tutti i benefici ti renderai conto di come il semplice gesto di camminare sia in grado di aiutare non solo il tuo corpo, ma anche la tua mente. Qualunque attività fisica tu decida di fare, cerca di non portare con te il cellulare. Questo ti permetterà di concentrarti davvero su ciò che stai facendo, liberando la mente e disconnettendoti da tutto il resto.

Rimedio n.3: respira

La respirazione sta alla base dello yoga e della meditazione, proprio perché è in grado di tenere sotto controllo l’ansia. Quindi se senti che il tuo cervello sta per esplodere, fai un bel respiro. Può anche essere utile trovare una zona della tua casa in cui poterti rilassare. Magari sdraiati sul divano o sul letto e chiudi gli occhi per 10 minuti concentrandoti sulla respirazione.

Ispira profondamente con la bocca ed espira lentamente con il naso concentrandoti sullo stomaco e dando meno importanza al petto. In questa zona risiedono molto spesso le sensazioni negative, ecco perché è bene concentrarsi su altre parti del corpo. Sono sicura che dopo questo esercizio starai subito meglio.

Rimedio n.4: chiedi aiuto

Chiedere aiuto a volte può fare paura e in alcuni casi viene visto come un segno di debolezza, specialmente quando riteniamo di non avere nessun motivo per rivolgerci a uno specialista. Ma questi sono solamente dei preconcetti inutili, perché chiedere aiuto non ha mai fatto male a nessuno. Anzi, è il modo migliore per affrontare i problemi che ci dilaniano giorno per giorno, a volte senza accorgercene.

Se quindi non sei riuscito a ritrovare la serenità pur seguendo i consigli precedenti, allora un aiuto può fare la differenza. Probabilmente in questo caso i tuoi problemi sono molto più grandi di ciò che riesci a sostenere. Uno psicoterapeuta è l’aiuto di cui hai bisogno per riprendere in mano la tua vita.

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