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Home Reparti e servizi ospedalieri Ortopedia

Ipercifosi: curvatura della schiena che determina la gobba

L’ipercifosi è una patologia legata alla colonna vertebrale, che si deforma e determina sintomi fastidiosi e dolorosi.  La curva toracica risulta accentuata e dà al dorso un aspetto particolarmente convesso. In sostanza il soggetto ha la gobba. La colonna vertebrale normalmente ha una curvatura fisiologica lieve. Quando tale curvatura supera tuttavia i 45°, si parla di ipercifosi.

Aggiornato: 13 Novembre, 2019 - Pubblicato: 9 Settembre, 2019

Argomenti trattati mostra
1 Sintomatologia
2 Complicanze
3 Diagnosi
4 Trattamento
4.1 Approfondimenti e credit

Questa patologia si dice anche dorso curvo o appunto popolarmente gobba. La cifosi può essere data da cause congenite o si può sviluppare in seguito. In questo secondo caso si può trattare di rachitismo, osteoporosi, spondilite anchilosante, tumore, degenerazione delle ossa, compressione per frattura o trauma.

Le cause dell’ipercifosi possono essere:

  • cattiva postura (si parla allora di cifosi posturale): nello specifico la postura errata può determinare un allungamento anomalo di muscoli e legamenti atti a supportare le vertebre toraciche, con conseguente problema di concavità eccessiva nella sezione toracica. É frequente nei giovani, che spesso hanno una postura cadente.
  • un anomalia morfologica delle vertebre, si parla allora di cifosi di Scheuermann (osteocondrosi). Questa cifosi giovanile insorge a seguito di un anomalia nello sviluppo delle vertebre che diventano triangolari coniche, anziché cilindriche rettangolari.
  • un anomalia congenita nello sviluppo della colonna vertebrale del feto (cifosi congenita). Di solito si tratta della fusione di una o più vertebre insieme in fase prenatale.
  • Invecchiamento: con l’età la colonna subisce molte modificazioni morfologiche. La cifosi in questo caso è quasi sempre presente, in forma più o meno grave.
  • trauma e infortunio a carico della schiena.

le cause di Ipercifosi

Altre cause del disturbo possono essere:

  • osteoporosi, data la maggiore debolezza delle ossa;
  • spondilosi, che deforma i dischi intervertebrali;
  • spina bifida, un’anomalia di sviluppo delle ossa;
  • malattia di Paget, che porta all’indebolimento e al rimodellamento osseo;
  • neurofibromatosi, una malattia genetica a carico del sistema nervoso anche della zona dorsale;
  • distrofia muscolare, che interessa i muscoli anche della zona dorsale;
  • tubercolosi;
  • tumore della colonna vertebrale.

Sintomatologia

L’ipercifosi è facilmente diagnosticabile perché la deformazione della colonna è evidente. La schiena risulta infatti curva e si vede chiaramente la gobba. Questo status determina dolori e problemi di mobilità nel soggetto, nello specifico nel muovere gli arti superiori. Numerosi i diversi difetti di postura che si ripercuotono poi sugli organi interni, quindi polmoni, cuore, stomaco, diaframma. La situazione può anche determinare nel soggetto stress e disagio. I pazienti con ipercifosi tendenzialmente riposano male e hanno diversi disturbi di salute e generalizzati.

Complicanze

Quando l’accentuazione della curvatura dell’ ipercifosi è molta, c’è la possibilità che insorgano complicanze di diverso genere. Nello specifico:

  • dolore persistente, che non passa nemmeno con l’assunzione di antidolorifici;
  • difficoltà di respirazione, data la compressione della colonna vertebrale a carico di polmoni e vie aeree.
  • Disturbi del sistema nervoso: che insorgono per lo schiacciamento della colonna ai danni dei nervi.
  • Intorpidimento e debolezza di gambe e braccia, con conseguente perdita dell’equilibrio;
  • Problemi nel controllo della vescica e dell’intestino, dal momento che vengono compressi.

Diagnosi

Un esame obiettivo può già mettere in evidenza il problema. Nella visita al paziente il medico valuta lo stato della colonna vertebrale, chiedendo al paziente si fare particolari movimenti. In base a questi si può già individuare il problema. Lo stesso viene approfondito da una diagnostica per immagini. Grazie poi quindi a radiografia, TAC e risonanza magnetica nucleare si può ben avere un’immagine chiara e precisa del problema.

Ipercifosi: il trfattamento

La ricerca delle cause è poi fondamentale per capire che terapia mettere in atto, quindi si possono prescrivere esami del sangue e la misurazione della massa ossea.

Trattamento

Il trattamento per l’ ipercifosi dipende dalle cause che determinano il problema e dalla curvatura. La cifosi lieve non necessita di trattamenti particolari, quindi è in molti casi sufficiente l’assunzione di antidolorifici nei momenti particolarmente problematici e l’esecuzione di esercizi di fisioterapia. Tutto questo sarà sufficiente a ridurre il dolore e a migliorare l’aspetto esteriore della schiena. Questi saranno dedicati al rinforzo muscolare e al miglioramento della postura del soggetto.

In caso di cifosi grave si può anche arrivare alla necessità di un intervento chirurgico. Nello specifico si tratta della fusione spinale per la cifosi. Questa permette di correggere le curvature eccessivamente accentuate del rachide toracico e nel contempo di ridurre l’eventuale rischio di complicazioni. La chirurgia viene applicata se i rischi della stessa non sono superiori al problema presente: la fusione spinale è complesso e delicato. Il paziente soggetto all’operazione resterà sotto ai ferri per 4-8 ore, in anestesia generale. L’operazione prevede il ricovero per 1 settimana circa e l’utilizzo di un tutore per almeno 9 mesi.

Approfondimenti e credit

  • Esercizi posturali: che cos’è la postura e qual’è la postura corretta da mantenere
  • Cervicobrachialgia, cosa è e come si cura
  • Scapole alate: come migliorare la propria postura
  • Harrison Principi di Medicina interna. Dennis L. Kasper Anthony S. Fauci Dan L. Longo Stephen L. Hauser J. Larry Jameson Joseph Loscalzo; Ed. Ambrosiana; 2018
  • Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia.
  • Cifosi – Wikipedia
Dr.ssa Roberta Gammella

Dr.ssa Roberta Gammella

Revisione scientifica e correzione a cura della Dottoressa Roberta Gammella (medico di base). Le informazioni contenute in questo articolo non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.
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