Da parte di Carlo e Camilla è giunta una difficile decisione che ha contraddistinto la loro visita istituzionale avvenuta in questi giorni in Medio Oriente.

Carlo e Camilla hanno visitato la Giordania e l’Egitto, completando così un viaggio ufficiale che in origine avrebbe dovuto svolgersi a marzo del 2020. Proprio allora però scoppiò la pandemia, con tutti gli sconvolgimenti del caso.
Il figlio della regina Elisabetta e la donna che ha sposato in seconde nozze nel 2005 hanno compiuto diverse visite a funzionari locali. Ma c’è una tappa che Carlo e Camilla hanno dovuto annullare, a causa di una controversa circostanza.
I due avrebbero dovuto recarsi sulla portaerei HMS Queen Elizabeth, una modernissima struttura marina militare entrata in vigore proprio nel 2020. Questa visita però non si è più svolta a causa di un incidente avvenuto ad uno dei caccia di stanza sulla Queen Elizabeth.
Carlo e Camilla, perché sono andati in Medio Oriente

L’areo da guerra si è schiantato in mare aperto nel corso della settimana, con il pilota che è riuscito a salvarsi paracadutandosi nel Mediterraneo. Intanto è stata aperta una inchiesta ufficiale su quanto avvenuto.
La decisione di non compiere la visita ha ricevuto conferme ufficiali da un portavoce, il quale ha fatto riferimento a delle motivazioni “di carattere operativo”. L’incidente a quanto pare ha lasciato il segno. I vertici della Marina Britannica sono molto perplessi ed attendono i primi risultati dell’inchiesta relativa.
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Nel corso del loro viaggio in Medio Oriente, Carlo e Camilla si sono comunque dati molto da fare. Uno dei motivi che li ha portati così lontani da casa risiede nella loro volontà di volere promuovere delle politiche a favore della tutela dell’ambiente.
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Entrambi spendono molto tempo e molte energie nel tentativo di sensibilizzare il mondo sulla adozione di policy che siano eco friendly. Non a caso il primogenito della regine Elisabetta e la sua consorte hanno fatto lo stesso anche alla conferenza sul clima Cop26 svoltasi in Scozia nelle ultime settimane ed organizzata dall’Onu.