Addio a Paolo Calissano, il noto conduttore e attore genovese è stato ritrovato morto nella sua casa. Vittima di una vita di ombre o incidente?

E’ stato ritrovato nella notte il cadavere di Paolo Calissano: l’uomo giaceva senza vita nella sua dimora romana, alla Balduina, attorniato secondo le indiscrezioni da pillole e psicofarmaci.
Da lungo tempo, infatti il noto attore e conduttore di origine genovese lottava contro un male scuro e poco riconosciuto- che vergogna- a livello sociale: la depressione. A dare l’allarme la compagna; da ore la donna provava a chiamarlo senza ottenere risposta, fin quando non si è decisa ad allertare le forze dell’ordine. L’intervento c’è stato poco prima di mezzanotte ed ha portato alla triste scoperta. Nell’appartamento non sembrano esserci segni di violenza o infrazione, per cui si esclude una violenza esterna o un tentativo di rapina andato male.
Nessuna chiamata o nessun biglietto lasciato nelle ore precedenti alla morte. Si attendono ulteriori aggiornamenti.
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Paolo Calissano, si allunga l’ombra di una morte voluta?

Paolo calissano è la stella degli ultimi anni novanta e i primi anni duemila. In breve era divenuto un volto noto e assai amato del piccolo schermo e del grande schermo, dove aveva esordito con “Milano-palermo: solo andata”. Nel 2005 una triste vicenda giudiziaria: una ragazza, nel suo appartamento, era morta per overdose.
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I rapporti con la droga, i lenti apparati digestivi della giustizia italiana, una vita complessa fatta di sbagli, come tutti, e di tentativi di risalita. Poi, la depressione: il sospetto, pur essendo al momento solo tale, di un suicidio può esser nutrito. Molte persone, anche comuni, oggi muoiono di depressione: questo accade perché aleggia su questo tipo di malattie ancora un pregiudizio, una rimostranza sociale.
Noi, sulla morte dell’uomo però, non vogliamo trarre conclusioni, limitandoci sentitamente a porre le condoglianze.